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G7 Verona - Sessione 1 ITA

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Sicurezza e Sviluppo: nuovi equilibri geopolitici e accesso alle risorse strategiche

Questa sessione prosegue la discussione avviata nel precedente vertice parlamentare di Tokyo dell’8 settembre 2023, con riferimento al deterioramento del quadro della sicurezza internazionale, aggravato dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, duramente condannata dai Paesi del G7.

La crescente instabilità e le nuove minacce militari mettono in crisi i processi di globalizzazione, rendendo vulnerabili i sistemi di approvvigionamento di beni strategici e conducendo ad una ridefinizione degli equilibri geopolitici globali. I Parlamenti nazionali sono chiamati in tal senso ad una nuova assunzione di responsabilità, dovendo impegnarsi nella costruzione di una governance globale maggiormente democratica, volta alla promozione dello sviluppo, della cooperazione e della pace tra i popoli e capace di ridurre la dipendenza tecnologica e commerciale, rendendo le catene di fornitura globali più resilienti e affidabili.

Le sfide che attendono le Assemblee parlamentari si inseriscono in un contesto caratterizzato da un altissimo livello di instabilità ed incertezza. Nel 2023 si è registrato infatti il più alto numero di conflitti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Le tensioni internazionali hanno avuto ripercussioni non solo sul fronte securitario, ma anche su quello economico, aumentando le disparità e i livelli di povertà. In un contesto di conflittualità multilivello, con dispute territoriali, lotte per la conquista di risorse, processi di disinformazione e conseguenti crisi alimentari, ambientali, sanitarie ed energetiche, si rende necessario un ripensamento delle strategie globali per assicurare la pace e ripristinare il libero flusso degli scambi internazionali.

Il concetto di sicurezza è ormai diventato multiforme e ha una dimensione nazionale e sovranazionale: sicurezza alimentare, sicurezza ambientale, sicurezza sanitaria, sicurezza economica, sicurezza energetica, cyber-security, bio-sicurezza, sicurezza marittima. La natura interconnessa delle minacce richiede un nuovo approccio che vada oltre l’affrontarle a livello di singoli Paesi. Anche i movimenti delle popolazioni e il cambiamento climatico stanno creando rischi condivisi che devono essere gestiti sia a livello nazionale che internazionale.

Le tematiche su cui i Parlamenti nazionali dovranno svolgere una riflessione e che saranno oggetto della discussione di questa prima sessione, sono quindi quelle relative allo sviluppo economico, alla costruzione di un sistema di sicurezza adeguato all’attuale scenario globale e alla definizione di una governance globale orientata alla difesa dei diritti e delle libertà fondamentali.

Il reperimento delle risorse strategiche, in particolare di quelle energetiche, inteso quale primo passo per la promozione dello sviluppo economico, dovrà essere ripensato in modo tale da rendere gli Stati meno dipendenti dagli shock globali. Si dovrà tenere conto, in tale nuovo contesto, delle esigenze di tutela delle future generazioni, veicolando i propri sistemi produttivi verso la costruzione di un’economia globale di tipo green. Occorrerà inoltre ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo investimenti pubblici e privati, incentivando la ricerca tecnologica e avviando processi di trasferimento della produzione all’interno dei propri confini nazionali o di quelli di Paesi alleati (c.d. re-shoring).