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G7Verona - Sessione 3 - ITA

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Intelligenza artificiale, Cyber-sicurezza e tutela degli interessi nazionali: il ruolo dei Parlamenti nella transizione digitale

Questa sessione prende le mosse dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale (IA) che si pone ormai, anche nel dibattito pubblico, come un fattore centrale di trasformazione della società in tutte le sue dimensioni. A fronte delle opportunità, l’utilizzo sempre più diffuso, facile e pervasivo dell’IA presenta profili di criticità e di rischio. Questa tecnologia, profondamente trasformativa, sta infatti determinando un cambiamento nel rapporto tra Uomo e Tecnologia che pone sfide etiche e giuridiche del tutto inedite, che investono i diritti e le libertà delle persone, nonché il ruolo delle istituzioni politiche.

Le tecnologie di IA, soprattutto di tipo generativa, sono infatti destinate ad aprire una fase di innovazione molto estesa e intensa, offrendo nuove possibilità di analisi e di trattamento delle informazioni. Tuttavia il loro utilizzo malevolo può costituire una minaccia per la stabilità politica e per i valori democratici, soprattutto nei casi in cui le tecnologie, volte alla manipolazione delle informazioni, siano il veicolo di ingerenze straniere sull’esercizio libero e consapevole del diritto di voto da parte degli elettori.

A tal proposito, l’Hiroshima AI Process, lanciato nel maggio 2023, ha condotto alla definizione del primo quadro internazionale che comprende Principi guida e un Codice di condotta per le Organizzazioni che sviluppano sistemi avanzati di IA affinché ne promuovano la sicurezza e l’affidabilità.

L’obiettivo di un cyberspazio aperto, interoperabile, affidabile e sicuro deve essere perseguito anche attraverso la protezione dei dati (nelle tre dimensioni integrità, riservatezza e disponibilità) e delle infrastrutture digitali di comunicazione, dal momento che nella dimensione digitale si svolge ormai larga parte della vita dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni.

È importante che i Parlamenti sappiano incoraggiare e perseguire con idonee politiche l’obiettivo di rafforzare la sicurezza nazionale e collettiva nel quadro multilaterale, sollecitando la trasparenza dei soggetti attori nel campo e il continuo aggiornamento dei test di sicurezza dei sistemi che vengono rilasciati e diffusi.

Al processo di transizione digitale stanno contribuendo anche i Parlamenti sia acquisendo le necessarie conoscenze per svolgere al meglio i propri compiti di soggetto regolatore o controllore, sia sperimentando le tecnologie via via disponibili per applicarle ai processi interni funzionali all’esercizio delle proprie attività, nonché per offrire nuovi strumenti ai cittadini per avvicinarsi alle Istituzioni.

In questo scenario gli Stati, e in particolare i Parlamenti, sono chiamati a svolgere un duplice fondamentale ruolo: contribuire, a livello sovranazionale e nelle diverse sedi multilaterali, ad orientare il quadro regolatorio e di indirizzi di collaborazione guardando alle sfide e alle esigenze del presente e anticipando quelle del futuro; adottare, a livello nazionale, ma con un approccio globale, una regolamentazione tempestiva, capace di normare gli usi dell’IA nei vari ambiti di applicazione, consentendo di utilizzare appieno i benefici di questi nuovi strumenti sempre al servizio dell’uomo, nel rispetto dei principi e dei valori convenuti, e garantendo una adeguata tutela dei diritti e degli interessi nazionali.