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La legislazione tra Stato, Regioni e Unione europea - Interviene Ascani

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notizia pubblicata il 12 Luglio 2023

Venerdì 14 luglio - ore 10:30 - Palazzo dei Normanni, Palermo

La legislazione tra Stato, Regioni e Unione europea - Interviene Ascani

“La legislazione tra Stato, Regioni e Unione europea”. Venerdì 14 luglio si è svolto a Palermo, a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, il seminario di presentazione del Rapporto sulla Legislazione 2022-2023. L’evento è stato organizzato in collaborazione da Ars, Camera dei deputati e Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative.
A presiedere l’incontro è stata la Vicepresidente della Camera Anna Ascani. Dopo i saluti introduttivi di Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana, hanno avuto luogo le relazioni di Giacomo D’Amico, ordinario di Diritto costituzionale presso il dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Messina, e di Giulio Salerno, direttore dell’Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie (ISSIRFA) del Cnr. Alla discussione hanno preso parte anche Gianfranco Rotondi, Presidente del Comitato per la legislazione, Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto e coordinatore della Conferenza.
Il Rapporto sintetizza i dati di fondo riguardanti l’attività legislativa, con l’intento di analizzare le dinamiche di interrelazione tra i diversi livelli di produzione normativa (legislazione nazionale, legislazione regionale, giurisprudenza costituzionale, normativa dell’Unione europea e legislazione di alcune importanti democrazie europee). Viene pubblicato fin dal 1998 a cura dell’Osservatorio sulla legislazione del Servizio studi della Camera, in collaborazione con la Conferenza e con gli uffici legislativi delle Assemblee regionali.
All’edizione 2022-23 hanno collaborato anche l’ISSIRFA e l’Osservatorio sulle fonti dell’Università di Firenze. Nelle pagine del Rapporto i cittadini troveranno dei focus specifici sui dati sulla legislazione nazionale, regionale, dell’Unione europea, di Francia, Germania, Spagna e Regno Unito e sulla giurisprudenza costituzionale, che giungono fino alla primavera 2023.