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Fisco, Presidente Fontana: effetti su futuro economico e sociale. Attuazione riforma è sfida

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notizia pubblicata il 8 Marzo 2024

Mercoledì 13 marzo - ore 10.30 - Aula dei Gruppi

Fisco, Presidente Fontana: effetti su futuro economico e sociale. Attuazione riforma è sfida

La riforma fiscale è "un provvedimento atteso da tempo e particolarmente significativo per il Paese". Realizzare un sistema fiscale efficiente "è un obiettivo ambizioso, ma indispensabile per garantire all'Italia la capacità di competere sulla scena internazionale e per attrarre investimenti". Così il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, intervenendo nell’Aula dei gruppi al convegno "La riforma fiscale", con il premier Giorgia Meloni, il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il Viceministro Maurizio Leo. Fontana ha richiamato l’attenzione su tre principi guida alla base della riforma: "Chiarezza, perché ogni cittadino ha il diritto di comprendere senza ambiguità i propri obblighi fiscali; certezza, perché è dovere del legislatore stabilire principi equi, condivisi anche a livello internazionale; semplicità, perché vanno ridotti gli oneri burocratici che gravano su famiglie e imprese". “Quello del fisco è un tema che noi consideriamo fondamentale per lo sviluppo e il benessere della nostra nazione”, ha sottolineato il Premier Meloni, rimarcando che il fisco "non nasce per soffocare la società ma per aiutarla a prosperare" e spiegando che “solo con una riforma organica e complessiva si può puntare a raggiungere uno dei nostri grandi obiettivi: la riduzione generalizzata della pressione fiscale che grava sulle spalle di famiglie e imprese. Per questo appena insediati ci siamo messi subito al lavoro approvando una legge delega alla quale stiamo dando rapida attuazione”. Dall’approvazione definitiva della delega "sono passati sette mesi, in cui abbiamo varato dieci decreti attuativi, otto già approvati in via definitiva”. Per il Ministro Giorgetti “oggi le basi imponibili sono diverse da quelle di 1000, 100 e 10 anni fa e di questo è necessario tenere conto. Oggi la base imponibile delle imposte fa riferimento al mondo dei dati e l'economia necessita, a livello nazionale e sovranazionale, di risposte comuni a quelle che sono le nuove forme di ricchezza che si vanno determinando". Il Viceministro Leo - nel richiamare la centralità della lotta all’evasione - ha sottolineato, sul tema della pressione fiscale: “Abbiamo fatto un primo passo per venire incontro alle fasce medio basse, ora dobbiamo occuparci del ceto medio. Chi guadagna 55mila euro non può essere considerato un super ricco e oggi questi soggetti pagano oltre il 50% di tasse".