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notizia pubblicata il 14 Novembre 2024
Mulè: "Nel suo nome il nostro impegno". Il padre della ragazza: "Educare per produrre un cambiamento"
Nasce la Fondazione Giulia Cecchettin, la presentazione alla Camera
"L'idea di Gino Cecchettin di presentare la Fondazione alla Camera dei deputati mi ha molto sorpreso e commosso. Non aspettavamo altro, questa giornata è l'inizio di una settimana che ci porterà al 25 novembre, la Giornata mondiale contro la violenza delle donne. Lo facciamo nel nome di Giulia, guardando avanti, guardando la necessità di formare e parlare, confrontarsi soprattutto con i giovani per un'educazione affettiva che evidentemente oggi è carente". Lo ha detto il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin nella Sala della Regina di Montecitorio. "La Fondazione - ha spiegato Gino Cecchettin - ha il compito di educare per produrre un cambiamento. La violenza di genere è frutto di un fallimento collettivo: non è solo una questione privata. Dobbiamo educare le nuove generazioni". Tra i consiglieri della neocostituita organizzazione c'è anche Federica Pellegrini. "Sono profondamente onorata di farne parte", ha evidenziato, "questo è un progetto che purtroppo nasce da una tragedia ma vuole rappresentare un faro di speranza. Ogni storia di sofferenza ci invita a riflettere e ad agire". Dell'esperienza alla guida della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere ha parlato la presidente Martina Semenzato: "Il nostro approccio - ha spiegato - non può avere solo il parametro dell'oggettività, ma anche quello, forte, dell'umanità". L'obiettivo "è parlare di prevenzione, di cultura del rispetto al maschile e di consapevolezza al femminile".
A Gino Cecchettin è giunto anche "il ringraziamento più sincero" del cardinal Matteo Zuppi, "per come hai saputo affrontare con tanta umanità una tempesta che ha strappato il fiore bellissimo della vita di Giulia", ha scritto in un messaggio, letto dalla moderatrice Gaia Tortora. "Non rassegnarsi, non dimenticare la casistica vasta è importantissimo e farlo nel nome di Giulia, rimasta nei cuori di ognuno di noi, è fondamentale", ha affermato la Ministra Eugenia Roccella.
"La possibilità libera e non discriminata di avere varie opportunità di realizzazione personale e professionale, è un obiettivo fondamentale di chi crede nei valori della dignità di ogni persona", ha detto il Ministro Giuseppe Valditara in un videomessaggio. Alcuni numeri in ambito economico sono emersi anche dall'intervento di Anna Fasano, presidente di Banca Etica: "Oggi il 40 per cento delle donne in Italia non ha un'autonomia finanziaria e, di queste, il 49 per cento denuncia di essere oggetto di violenza economica".
"Le agenzie educative hanno una responsabilità culturale forte, anche nello scardinare gli stereotipi e le dinamiche relazionali più tossiche", ha evidenziato Barbara Poggio, prorettrice alle politiche di equità e diversità dell'Università di Trento. Converge con l'idea del ruolo centrale dell'educazione (come "potente strumento di cambiamento") la vicepresidente della Fondazione Anna Maria Tarantola e Irene Biemmi, docente di pedagogia di genere all'Università di Firenze ("agli insegnanti è dato di trasmettere alle generazioni successive un'idea diversa di femminilità. Gli adulti devono formare una società futura differente, uscendo dagli stereotipi"). Maria Luisa Pellizzari ha posto l'accento sull'importanza dell'intervento culturale: "Uno dei primi impegni è l'attività con i giovani e le famiglie, parlando di affettività". Stefano Ciccone, presidente dell'Associazione Maschile Plurale: "Dobbiamo raccontare che misurarsi con libertà e autonomia delle donne arricchisce le vite e crea opportunità di relazione". Ulteriori info sulla Fondazione al sito: fondazionegiulia.org
Qui il video della presentazione