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Comunicato Leg18 n. 1389

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Comunicato Stampa 1389
26 Giugno 2019

Spadoni: il ruolo delle parlamentari nella promozionedella diversità e dell'inclusione

Intervento della Vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, al Women Parliamentary Leader Summit 2019 che si tiene a Tokyo dal 26 al 27 giugno.

Prima di tutto vorrei rinnovare i miei più sentiti ringraziamenti al Parlamento giapponese per avermi invitata a un evento così importante come il Women Parliamentary Leader Summit.
Le donne sono ancora sottorappresentate in politica. Secondo i dati diffusi dall'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE), la percentuale di donne in parlamento nei 28 Stati membri dell'UE è aumentata dal 21% al 30%. Tuttavia, l'89% dei leader nazionali è rappresentato da uomini e meno di uno su cinque dei principali partiti politici dell'UE è guidato da una donna. Nel settore privato, quasi i tre quarti di consiglieri di amministrazione sono uomini.
Oggi, in una società sempre più aperta e diversificata, la diversità non può che essere un valore da promuovere ed è compito di noi rappresentanti delle istituzioni ed in particolare degli organi legislativi, prevenire ogni forma di discriminazione legata a fattori come l'origine etnica, la nazionalità, il credo, il genere, l'orientamento sessuale, lo stato civile, la disabilità e l'orientamento politico. L'uguaglianza è un valore fondamentale e la parità tra donne e uomini non fa eccezione.
L'azione legislativa ha il compito di aiutare a favorire la presenza delle donne nelle posizioni decisionali, migliorando le opportunità di conciliazione tra lavoro e vita privata, inserendo la dimensione di genere nella progettazione delle politiche e adottando misure normative rilevanti per rendere la parità tra donne e uomini una realtà, in modo che tutti possano avere le stesse opportunità nella vita, indipendentemente dal genere.
Come Vicepresidente della Camera del Parlamento italiano voglio ricordare le più recenti norme e proposte approvate per promuovere una cultura fondata sul rispetto delle differenze a partire da quelle di genere e delle pari opportunità, per i diritti e la dignità delle donne e per contrastare le varie forme di violenza e di discriminazione. Il nostro lavoro in Parlamento si è ispirato ai principi della Convenzione di Istanbul, che l'Italia ha ratificato come primo atto all'inizio della scorsa legislatura e che prende in considerazione molteplici aspetti legati alle condizioni delle donne; abbiamo adottato il Piano di azione contro la violenza di genere e varato una serie di misure che perseguono obiettivi di prevenzione dei reati, protezione delle vittime e maggiori pene per i colpevoli; abbiamo introdotto misure di sostegno all'imprenditoria femminile e contro le dimissioni in bianco; è stata creata all'interno del Parlamento una Commissione contro il femminicidio e, meno di tre mesi fai, il 3 aprile alla Camera è stato approvato all'unanimità un decreto cosiddetto Codice rosso, che aumenta le pene per le violenze sessuali e abbrevia drasticamente (a tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato), l'obbligo di sentire la persona offesa, al fine di evitare che la vittima corra ancora rischi e grazie ad un emendamento a mia firma, sono stati raddoppiati i tempi in cui una donna può denunciare una violenza sessuale. Ho infine depositato a mia prima firma una proposta di legge che inserisce le donne vittime di violenza fra le cosiddette categorie protette, ossia coloro che beneficiano di aiuti per il reinserimento nel mondo del lavoro.
Noi parlamentari, abbiamo dunque un ruolo fondamentale nel sostenere la crescita di una cultura che tuteli e promuova i diritti delle donne, l'uguaglianza di genere e che consenta alle donne di affermarsi a livello professionale e personale. È proprio alla luce di questo che ritengo di centrale importanza questo Summit in cui tengo a ribadire la mia felicità e piena disponibilità a lavorare insieme non solo in questi giorni ma anche e soprattutto in futuro.

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