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Venerdì 24 Febbraio 2023
Torna alla listaBandiere di pace - Ritratti di donne ucraine - Mostra a Palazzo Valdina
Dettagli Mostra fotografica "Bandiere di pace - Ritratti di donne ucraine" di Julia Krahn, presso il Chiostro del Complesso di Vicolo Valdina. Il percorso espositivo consiste in sei bandiere recanti i ritratti di donne ucraine che veicolano messaggi di resistenza e pace.
1. Aleksandra / 8 MARZO / MARCH 8, Julia Krahn 2022
Aleksandra è stata tra le prime donne ad arrivare in Italia, l’8 marzo 2022. È stato
impressionante vedere tante donne insieme con i loro bambini e senza uomini. Questo mi ha
convinto ad utilizzare la mimosa come simbolo della lotta di queste donne. Quanta forza
materna! Peraltro, l’8 marzo si ricorda anche una rivolta femminile importante in Russia.
Invece, il blu sulla pelle è sia un rimando alla bandiera ucraina, che alla divinità buddista Kali.
Aleksandra ha trovato lavoro a Sorrento ed è rimasta in Italia tutta l’estate. Recentemente è
tornata in Ucraina.
2 - Julia / CULTURA / CULTURE, Julia Krahn 2022
Ho invitato le donne ucraine rifugiate a raccontarmi le loro armi quotidiane contro la guerra,
armi di pace che costruiscono, mai distruggono. Così ho pensato quale fosse il mio
superpotere: è l’arte. Questo progetto è la mia arma. Mi sono rappresentata come una
scultura in mezzo alla guerra ma anche come un soldato in trincea, da un lato in cerca di
protezione, dall’altro sempre pronta a combattere con il cavo dell’autoscatto in mano. Sono
tutta blu, perché ho vissuto il dolore di queste donne.
3 - Marina / MATERNITÀ / MOTHERHOOD, Julia Krahn 2022
Ho incontrato Marina il giorno di Pasqua, aveva sua figlia in braccio. Le ho chiesto di
raccontarsi. Non c’era e non c’è altro da aggiungere a questa immagine. Ho inserito
solamente un particolare che ricorre in tutte le fotografie: un nastro di seta, d’uso tradizionale,
che unisce madre e figlia.
Marina ed i suoi figli sono tornati a casa dal marito. La loro città è stata bombardata
ripetutamente.
4 - Karina / EUROPA / EUROPE, Julia Krahn 2022
Karina, mi ha cercata. Ha convinto sua madre a contattarmi. Una volta arrivate in studio,
abbiamo parlato della Madonna dell’Apocalisse, dell’universo, della speranza e del male.
Volevo realizzare una Madonna che rappresentasse il grande sogno dell’Ucraina di far parte
dell’Europa: un’allegoria all’origine della stessa bandiera. La Madonna che partorisce davanti
al diavolo sopra la luna, in mezzo alle stelle. Invece della luna, una falce. Karina crea nel suo
tempo libero draghi di carta per Tik Tok. Ne ha fatto uno anche per la nostra Madonna. Ecco la
sua immagine, la sua magia.
Karina rimarrà in Italia con la sua famiglia finché la guerra non sarà finita.
5 - Kira / FUTURO / FUTURE, Julia Krahn 2022
Al primo incontro con Kira ho portato dei palloncini ad elio. Volevo che sembrasse tutto più
leggero di quello che era. La leggerezza è fragile. Kira, volge lo sguardo altrove, distratta dal
gioco della sua infanzia, infatti, è l’unica a non guardare in camera. I fiori di girasoli, in cerca di
luce, sono un simbolo dell’Ucraina.
Kira è partita con sua madre Olena per il Canada.
6 - Olga / ORANTA DI KIEV / ORANS OF KYIV, Julia Krahn 2022
Ho cercato a lungo Olga, una donna che ha vissuto molti conflitti politici e personali, una
donna segnata della vita. Nel suo ritratto poggia i suoi piedi sopra alla Bibbia, al Corano, al
Sanscrito e Hermann Hesse perché lei interpreta l’Oranta di Kiev, il famoso mosaico della
cattedrale di Santa Sofia. Si dice che il mondo continui finché l’Oranta resterà in piedi. Lei
prega o forse si arrende? Lei o la Chiesa? Ai suoi polsi Olga, come l’Oranta di Kiev, porta due
croci di Malta, simbolo delle Forze armate dell’Ucraina, mentre sul drappo bianco è ricamata la
parola MYR - PACE.
Olga ha trovato lavoro per aiutare la sua famiglia. Poco dopo però è tornata in Ucraina.